Le recenti indagini condotte sulla Grande Barriera corallina australiana hanno confermato che due terzi della barriera è affetta da sbiancamento. Gli effetti sbiancanti nel 2016 e nei primi mesi di quest’anno sono molto ravvicinati e la situazione indica che il corallo danneggiato potrà difficilmente recuperare.
I ricercatori che hanno condotto l’indagine hanno potuto constatare che lo sbiancamento ha danneggiato 800 singole barriere degli otto mila chilometri dell’intera massa.
I risultati mostrano due consecutivi eventi di sbiancamento di massa che hanno colpito un tratto 1500 km, lasciando indenne solo la parte meridionale della barriera. Lo sbiancamento del 2016 si è concentrato sulla parte nord mentre le previsioni mostrano che lo sbiancamento in atto quest’anno potrebbe essere più intenso nella parte centrale.
La maggior parte delle barriere coralline del mondo inizierà a soffrire ogni anno di sbiancamento entro i prossimi 26 anni. E’ quanto rivela un nuovo studio. “Se le tendenze attuali continuano e il mondo non riesce a ridurre le emissioni di gas serra, uno sbiancamento grave si verificherà ogni anno sul 99% delle barriere coralline del mondo durante questo secolo“, avverte l’Unep, Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente.
Il mondo ha visto il più lungo fenomeno globale di sbiancamento mai registrato tra il 2014 e il 2016, un evento che ha ucciso coralli su una scala senza precedenti. Lo scorso anno la Grande Barriera Corallina ha registrato temperature in salita fino a 4° per diverse settimane causando la perdita di colore del 90% dei coralli, il peggior evento della storia che ha anche determinato la morte di più del 20% dei coralli della barriera.
Le barriere coralline a Taiwan e intorno all’arcipelago di Turks e Caicos saranno tra le prime al mondo a sperimentare il fenomeno annuale – spiega lo studio – mentre altre barriere coralline, come quelle al largo del Bahrain, in Cile e nella Polinesia francese, saranno colpite qualche decennio più tardi. Lo studio ha mostrato che, in media, le barriere coralline del mondo inizieranno a soffrire dello sbiancamento annuale nel 2043.

Cos’è lo sbiancamento dei coralli
Quando i coralli si stressano per varie ragioni espellono una minuscola alga che vive al di sotto del suo tessuto trasparente. Senza le alghe clorate la struttura di calcare del corallo appare bianca.
Cos’è che causa lo sbiancamento
La causa principale è lo stress provocato dal calore. Il riscaldamento globale ha provocato l’innalzamento della temperatura del’acqua oceanica. Quando la temperatura rimane per troppo tempo elevata causa lo stress. La causa di tutto ciò è molteplice e va dall’inquinamento, alla contaminazione delle acque, all’uso di corbon fossile. Gli scienziati prevedono che il riscaldamento delle temperature del mare significherà più frequenti e gravi eventi sbiancamento dei coralli sulla Grande Barriera Corallina.
Cosa si può fare
Nel caso specifico l’Australia dovrebbe dotarsi di energie rinnovabili e terminare la sovvenzione per l’industria dei combustibili fossili. Si dovrebbero introdurre regole per la riduzione dell’inquinamento chimico e bisognerebbe pensare a migliorare le pratiche agricole.