E’ un atollo con appena zero virgola uno chilometri quadrati di terra emersa su cui è stato costruito un aeroporto. Non c’è altro se non l’ovale di coralli dove costantemente si abbattono le onde oceaniche. Luogo conteso dell’arcipelago delle Spratly tra Malesia, Filippine, Vietnam a cui si può aggiungere Cina e Taiwan. Parte emersa e madrepore circostanti sono la parte terminale di una montagna sottomarina che arriva da duemila metri di profondità. Non vi è nulla, non un albero, non un auto. Qualche militare, un pista di cemento e cartelli che vietano la circolazione ovunque.
Layang Layang – che identifica un tipo di rondine marina – è attualmente possedimento malese e da tempo come una propaggine sopra la superficie marina è stato costruito un resort su palafitte dove gli ospiti vi sono confinati ed a cui è permesso muoversi solo per dirigersi con le imbarcazioni del centro immersione verso uno dei 13 siti che si trovano attorno l’atollo. Layang è una sorta di piattaforma in mezzo al mare, circondata dai coralli, dove fauna e vegetazione hanno dato vita ad un habitat un po’ particolare. Animali marini di ogni genere frequentano i ripidi fondali, a seconda le stagioni si incontrano i grandi predatori e questa destinazione subacquea è per questa sua caratteristica privilegiata. Non consigliata a chi soffre di clustrofobia.