L’estremità della lunga penisola della California termina con un arco che si getta in mare. Da una parte il Mar di Cortez, dall’altra il Pacifico con le sue lunghe e perenni onde. E’ una terra, questa penisola, che diparte dal continente nord americano e si prolunga parallela alla costa per circa mille chilometri. Sabbia, rocce, terre sconfinate, piccoli paesi, immense spiagge, enormi distese di fiori in quei pochi giorni di pioggia, giganteschi cactus, una terra ocra e secca che si staglia contro un mare ed un oceano che sono più neri che blu. Infinitamente ricchi e colorati malgrado la loro apparenza dove le balene a centinaia vanno a mettere al mondo i piccoli, dove le grandi masse di cacciatori oceanici si radunano per cibarsi in fretta, dove i coralli riescono a sopravvivere malgrado non sia proprio il loro ambiente naturale. E’ un territorio di mare e di terra straordinario, con panorami sconfinati, con colori accecanti diverso dal tropico tradizionale.
E’ talmente vasto e diversificato che non ha senso fermarsi in un solo punto di questa penisola ma vale la pena muoversi, girare, spostarsi per poter osservare più cose diverse tra loro.
Il modo migliore è il classico viaggio itinerante: un giorno qui l’altro là per farsi affascinare da un incontro con animali marini particolari o da un deserto che di deserto ha ben poco.
Proviamo ad immaginarlo. San Josè del Cabo sta quasi sull’estremità della penisola. Nota non solo per i faraglioni Del Cabo e le sue acque turbolente ma per le specie marine che si possono incontrare e per gli appassionati di pesca di mezzo mondo anche catturare. Un primo incontro ravvicinato è la coloratissima ed indisturbata fauna marina di Playa Pelicano, Bahia Santa Maria e Playa Chileno. A bordo di un confortevole fuoristrada la seconda tappa è Cabo Pulmo – riserva marina con l’unica barriera corallina del Pacifico settentrionale – sulla costa dell’Este. Ottima occasione per due immersioni durante le quali, oltre ad una incredibile varietà di pesci tropicali si potranno incontrare su bassi fondali squali tigre, toro, nutrice, leoni marini, cernie giganti, mante, tartarughe ed altro.

Nella mattina del quarto giorno via in barca per raggiungere altri due eccezionali siti della barriera corallina. Il fondale è formato da canyon ricoperti di madrepora: qui vivono gli squali di scogliera. Avvistarli non è problematico, avvicinarli un po’ di più. Dal mare alla terra. Escursione a piedi in un canyon dove basta appostarsi al tramonto vedere coyotes, gatti selvatici, lepri e le endemiche antilopi locali al lavoro.
Il viaggio prosegue verso La Paz, la capitale della California del Sur. Punto di sosta e di partenza. Oltre l’ampia baia, l’Isla Espiritu Santu, roccia e sabbia appoggiate su un mare color smeraldo.

Territorio degli squali balena che vivono assiduamente in quest’area e facili da incontrare. Dopo questa emozione, ancora un’altra. Tuffarsi in acqua per nuotare con i giocosi leoni marini velocissimi e imprevedibili pinnipedi a cui segue una ulteriore immersione in un’altra baia dai colori stupefacenti.
La sosta a la Paz si arricchisce di un’altra opportunità: due immersioni su una secca particolare dove è possibile incontrare martelli e tonni, ricciole e mante.  L’escursione prosegue con un lungo tratto di deserto passando per la Sierra della Giganta per poter arrivare a Loreto. Un percorso straordinario, con soste per godere del paesaggio e, perché no, scegliere di andare a vedere i dipinti rupestri neolitici. Il Parco Marino della Baia di Loreto è opportunità per altre due immersioni per osservare come una gran varietà di specie tropicali si siano perfettamente abituate a vivere in un ambiente che non è il loro. Per raggiungere Todos Santos, pittoresca città sul lato dell’oceano Pacifico, è necessario attraversare la penisola. Altra immersione – si fa per dire – in questa natura selvaggia che non finirà di stupire fermandosi di tanto in tanto per l’osservazione di panorami particolari o resti lasciati dagli antichi abitatori.

Per terminare la corsa una volata lungo la costa oceanica con distese di spiagge dove le onde del Pacifico si abbattono con violenza spesso inusitata.