Chinchorro Atoll (Banco Chinchorro) è il più grande atollo dell’emisfero occidentale ed è sito al largo della costa messicana (35 km) dello Yucatan immerso nel Mar dei Caraibi. Da nord a sud è lungo circa 40 chilometri ed al suo interno vi sono tre isolotti sabbiosi abitati solo dai ranger. Non è previsto che si possa pernottare se non a bordo di imbarcazioni abilitate ad ospitare subacquei. L’atollo è famoso per i relitti che giacciono a poco profondità nelle sue acque. Di alcuni non si conosce neppure il nome e perchè finirono su quei coralli, di altri otto, compresi due galeoni spagnoli, si possono vedere i resti e si conosce la loro storia. Chinchorro è una preziosa riserva marina dove prolificano specie del tutto particolari come il coccodrillo americano (Crocodylus acutus) che abita le acque poco profonde dell’atollo. Sono un po’ il medesimo rettile che vive nelle paludi della Florida, l’Everglades. Si distinguono dagli alligatori per la loro forma a lucertola con coda lunga e muscolosa, quattro zampe corte a cinque dita davanti e quattro nelle posteriori. La colorazione è grigio verde sul dorso, giallastra sul ventre. Il muso è a forma triangolare e a bocca chiusa spunta un dente da entrambe i lati della bocca. Sono rettili possenti, veloci anche a terra, raggiungono la lunghezza anche di 5 metri mentre le femmine hanno una lunghezza media della metà.

L'atollo di Chinchorro con indicati i siti d'immeriosione

L’atollo di Chinchorro con indicati i siti d’immersione

Nell’ampia laguna cresce abbondante la mangrovia, tipica pianta acquatica e che può formare giganteschi e intricati cespugli tanto da creare vere e proprie isole verdi. Qui è abbondante ed è territorio ideale per la sopravvivenza dei coccodrilli che di recente si è scoperto essere presente in centinaia di esemplari. Si parla di circa un migliaio che proliferano in questa zona. Avvicinarli non è semplice sia perché pericoloso sia  perché è un animale imperscrutabile di cui non si può mai prevedere la reazione. Dopo anni di ricerca e sperimentazione l’incontro con questi rettili è fattibile, individuarli e avvicinarli è una sorta di roulette, può andare bene se ci si arriva a poche decine di centimetri come può andare male quando la bestia infastidita se la fila. Per un’escursione come questa è necessario l’ausilio di guide locali che conoscono bene il territorio e sanno dove poter mettere le mani prima di scendere in acqua. Non si usano bombole, di solito vengono effettuate nuotate con maschera e pinne in luoghi adatti dove la profondità dell’acqua è di pochi metri se non centimetri.

La spedizione inizia a Xcalak (facilmente raggiungibile da Cancun o da altri luoghi della costa), ultima cittadina prima del confine con il Belize, località che si trova quasi di fronte al Banco. Da qui si parte per andare ad abitare in una sorta di capanna posta appena sopra il livello dell’acqua nel bel mezzo dell’atollo. Non c’è acqua corrente e neppure elettricità. E tutt’attorno la presenza silenziosa dei coccodrilli. Sicuramente un viaggio avventura dei migliori per un incontro ravvicinato ai resti dei preistorici dinosauri. Di solito queste spedizioni che hanno come scopo l’incontro con i coccodrilli del Banco sono effettuate poche volte l’anno nella miglior stagione per l’incontro. Va ricordato che comunque nelle acque attorno a Xcalak si possono fare ottime immersioni e si ha la possibilità di immergersi dove vivono i lamantini ed altri animali e pesci che abitano acque marine che confinano con acque dolci.