Un ritrovamento casuale, quello della bottiglia, notizia che ha fatto il giro del mondo in poche ore. Per la sua particolarità. Bottiglie con messaggi venivano lanciate in mare da marinaia in pericolo di vita, da navi incagliate in luoghi lontani, ma mai la signora Illman si sarebbe aspettata di trovare qualcosa di più particolare.

La bottiglia con il messaggio

La piccola bottiglia di colore verde scuro ha attirato la sua attenzione mentre passeggiava con un’amica su una spiaggi a nord di Perth, Australia occidentale. Un bell’oggetto da mettere sugli scaffali della biblioteca.

La signora Illman con la sua bottiglia

Il figlio dell’amica invece ha notato che nella bottiglia vi era un messaggio arrolato e legato con uno spago. Pur con il tappo consumato la carta all’interno era ancora in buono stato e dopo essere stata asciugata ha rivelato il messaggio. Stampato, riempito nelle righe mancanti con una bella grafia ad inchiostro appena leggibile, tutto il lingua tedesca. Si chiedeva di riempire le parti mancanti e di riconsegnarlo ad una ambasciata tedesca. Era solo il caso di consegnarlo al Museo locale dove esperti in materia hanno poi svelato il mistero.
Il messaggio era stato gettato in acqua da una nave che si chiamava Paula il giorno 12 giungo 1886. Ross Anderson lo storico che ha effettuato la ricerca, sorpreso per questa scoperta che avviene una volta nella vita, ha scoperto durante le sue ricerche che la nave tedesca aveva lasciato il porto Cardiff per raggiungere Makassar, nelle Sulawesi, Indonesia, per far ritorno, sempre circumnavigando l’Africa, ad Amsterdam.

Il veliero Paula in una raffigurazione di metà 800

Il compito affidato al Paula ed al suo comandate era di osservazione marina e dello studio delle correnti oceaniche globali di cui all’epoca si ignorava quasi tutto. Lo studio ha un collegamento diretto con lo scienziato tedesco Georg von Neumayer,che ha in certo senso ideato il sistema di lasciare nelle correnti le bottiglie con i messaggi, esperimento iniziato attorno al 1864 e terminato nel 1933.
Attraverso le autorità navali tedesche il ricercatore australiano è risalito al libro di bordo del Paula nel quale si è potuto notare come circa 1000 bottiglie siano state lanciate in mare, per ciascuna delle quali è indicato giorno e posizione. Su un lato del foglio all’interno della bottiglia che le avrebbe trovate avrebbe dovuto indicare la posizione. Delle mille bottiglie 662 messaggio furono restituiti all’Osservatorio navale tedesco, l’ultima nel gennaio 1934. Infine questa.

Rotta della nave oceanografica tedesca Paula