Si chiamano Porpita porpitas, appartengono agli idrozoi coloniali (famiglia Porpidae), non sono pericolose all’uomo nel senso che se anche toccate non procurano particolari danni alla pelle. Sono semplicemente attraenti e belle. Le chiamano anche bottoni blu del mare e sono, come detto, colonie di polipi organizzati in forma tonda. Nelle acque tropicali si vedono che punteggiano le spiagge. Di recente sui bagnasciuga indiani c’è stata una sorta di spiaggiamento di massa in numero elevato ma pare a detta dei biologi locali che sia un avvenimento “normale” specie in alcuni mesi. Curioso invece vederle nel mare nostrum. Avvistamenti sono avvenuti nel Mar Ligure occidentale, in Puglia, Calabria e nell’alto Adriatico.
Riprendiamo quanto spiega il naturalista Giuseppe Romeo sul sito greenme.
Questi esemplari variano in diametro tra i 0,5 e 2 centimetri.Hanno un dischetto pieno di gas che permette il galleggiamento molto somigliante all’iride di un occhio e tentacoli sottili e ben ramificati. È un animale che non passa inosservato. La Porpita fa parte del pleuston, ovvero il complesso di organismi che galleggiano sulla superficie dell’acqua per quello è facilmente visibile. Si può nuotare tranquillamente accanto a loro e la loro eventuale puntura è impercettibile agli umani. Cosmopolita, la si trova nell’Atlantico, nell’Indopacifico e anche nel Mediterraneo. Recentemente infine è stato scoperto che questa specie possiede composti bioattivi con effetto antimicrobico