Quando si dice che gli oceani sono sconosciuti agli umani non è poi una frase fatta.
Sono davvero sconosciuti. Una ulteriore prova sono le foto che arrivano dalla Russia scattate da un pescatore di professione che getta reti e ami anche a grandi profondità un po’ ovunque. Quindi non solo nei mari russi. Su twitter ha 127mila seguaci – i followers – che aumentano di continuo.

Perchè Roman Fedortsov oltre che essere il proprietario di un grosso peschereccio oceanico è anche un appassionato di mare tanto che ha capito di dover tramandare ai posteri le curiosità biologiche che finiscono nelle sue reti.
Non solo sono tante e diverse ma in molti casi la scienza ufficiale non sa dare un nome di battesimo a queste “bestie” dalle forme bizzarre e mostruose. Così ogni volta che qualcosa di assurdo finisce sul ponte del peschereccio di base a Murmansk, Roman fa un paio di scatti che poi infila in Twitter e spalma nel mondo. Creando shock, incredulità, ulteriori seguaci e pubblicazioni di ogni genere, dai quotidiani ai mensili, riproducono le immagini di questi piccoli e grandi mostri marini. I primi che si sono occupati delle sue strane catture sono stati quelli della redazione moscovita del Moscow Time che hanno iniziato a pubblicare quelle strane immagini di “pesci” dando così il via alla pubblicazione in tutto il mondo. Non si sa se la scienza ufficiale abbia preso in considerazione l’elencazione di questi “diversi” abitanti degli oceani né se li stia analizzando, studiando, cercando di capire da dove vengano ed il motivo delle loro deformazioni.
Da inesperti osservando le fotografie non paiono alieni o deformati piuttosto derivati di specie esistenti – forse stiamo dicendo una belinata – che per motivi di sopravvivenza in un ambiente altamente ostile con il tempo di sono attrezzati, con denti occhi zampe e quant’altro necessario, per convivere. Si nota anche un’altra cosa. Molte non paiono creature delle profondità come quella della curiosa stella marina che indubbiamente vive adagiata sui fondali bui e freddi e sopravvivere a pressioni esagerate solo a pensarle.
Perchè è blu il suo mantello se vive dove non c’è luce? Al contrario quell’altro bizzarro pesce corto e grosso, con la coda come un topo, ha due grossi occhi sporgenti rossi. Sembra che la pressione li abbia fatti schizzare fuori dalle orbite. Davvero brutto poverino, ma forse gli occhi grossi servono per vedere bene nel buio completo. E quella specie di “barracuda” nero come la pece dai denti affilatissimi che Roman dice essere un aphanopus carbo, pesce osseo della famiglia dei Trichiudae.
Ci sono nella collezione anche forme aliene da film dello spazio come uno scuro essere solo mandibole e denti acutissimi che l’autore della foto elenca come stoplight loosejaw, un dragofish – pesce drago – che è classificato come Malacosteus niger.
E’ probabile che la scienza conosca questi esserini che difficilmente troveremo nella nostra passeggiate subacquee lungo le barriere coralline dei mari più esotici ma è altrettanto probabile che molti di questi siano davvero sconosciuti.
Ma quanto ci piacerebbe incontrarne uno solo per dire l’ho visto.
Qui sotto una breve carrellata di foto.
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