Muck diving è un termine usato molto spesso per indicare un sito o un tipo di immersione o addirittura per un’intera regione quale potrebbe essere Lembeh Strait in Indonesia o Anilao nelle Filippine. Queste aree dell’Indo-Pacifico posseggono il più alto numero di specie di coralli e pesci di barriera e, naturalmente, un considerevole numero sia di siti sia di creature che vivono nel così detto muck.
Le aree intertidale [dall’inglese inter- e tide marea] – In ecologia anche intercotidale la zona del litorale che dipende dalle maree] sono quelle maggiormente abitate così come gli estuari dei fiumi perché creano un complesso ecosistema molto più complesso di quello che si possa notare. Questo non toglie che i nutrienti che sfociano nel mare e sono poi trasportati dalle correnti creano una straordinaria bio-massa di diversità che spazia da estese praterie di alghe fino agli squali toro.
Tuttavia, le creature che si possono incontrare in immersioni muck non si trovano solo nelle aree sopra indicate ma anche in fondali che sembrano addirittura abbandonati ma sono in quale modo contagiati da forti correnti

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Giovane Platax pinnatus

Chi risiede in simili fondali sono in genere organismi bentonici. Creature hanno evoluto uno stile di vita elaborato ed eccentrico al fine di sopravvivere nel substrato e differenti dalle specie pelagiche che vivono “sopra di loro”. Specie che cacciano il pesce a lungo raggio, tendono ad essere bi-colore, sono veloci e sono più abili a seguire la corrente e il cibo.
Le creature bentoniche, al contrario, sono state costrette a doversi adattare a pochi metri di spazio attorno a loro stessi spostandosi con movimento limitati e caccia ravvicinata. Molte utilizzano una combinazione di cattura simili alle “imboscate” ottenibile con lunghe attese e camuffamento che imita o corrisponde all’ambiente circostante. Le medesime correnti che alimentano i pesce commestibili portano anche il cibo per gli animali di questa catena inferiore assai ricercati proprio per il loro curioso aspetto.
I luoghi di immersione più produttivi sono indubbiamente le aree intertidali dove le correnti interagiscono con le barriere coralline e banchi di sabbia. Queste correnti scolpiscono e modellano il substrato che spesso mescolano all’interno delle zone intertidale per creare un oasi sottomarina.
Nelle secche, letti di alghe supportano un mix di creature come pesci ago, pesci piatti, pesci rana, ricci, crostacei, vertebrati e invertebrati vita. Inoltre spugne, ascidie, tunicati, gorgonie e coralli molli che prosperano anche qui forniscono cibo e protezione, per la creazione di un habitat unico.

Esemplare di Rinopias

Esemplare di Rinopias

Rhinopias, un pesce rana peloso, Uranoscopus sono tutti i nomi che potrebbero appartenere al genere dei supereroi dei fumetti e in qualche caso questi animaletti sono micidiali e strategici proprio come i supereroi. Il processo evolutivo è stato sia rigido sia creativo con queste creature costringendole ad adattarsi o a pagare il prezzo più alto.
Il giovane Platax pinnatus sopravvive per il suo colore e i movimenti rapidi. Vive tra rocce e piccole fessure, imita i colori di un verme piatto velenoso. Esclusivo dell’Indo-Pacifico, i suoi vibranti colori arancio sbiadiscono con una colorazione argentea grigia quando entra nella seconda fase della sua vita.

L’Antenarius striatus, o pesce rana peloso, è una preda fotografica altamente ricercata per l’aspetto insolito. Ha un metodo di caccia un po’ particolare poiché non nuota. Per catturare una preda deve prima eccitarla.
In primo luogo rilascerà un profumo, che avvisa il pesce o gamberetti più vicini che il cibo è vicino. Questo li eccita, e come essi seguono il profumo, l’Antenarius passa alla sua seconda strategia: stimolazione visiva utilizzando il suo richiamo. Quindi aggira la vittima che pensa di trovarsi al sicuro tra fluttuanti alghe. Che altro non sono che la mimetizzazione del pesce rana. Che si pappa in un sol colpo la preda.
Quando due Antenarius si trovano insieme è una forte indicazione che l’accoppiamento avverrà presto. La femmina è quasi sempre più grande dei due perché deve provvedere ad una cospicua massa di uova. Il maschio viene attratto da un feromone irresistibile rilasciato dalla femmina che già in precedenza lo aveva scelto come suo compagno.

Antennarius striatus

Antennarius striatus

Il bianco Uranoscopus sulphereus è forse per l’estetica il più macabro. Il suo nome deriva dall’aspetto, come occhi sono situati sulla parte superiore della testa che appaiono al di sopra della sabbia.
Un predatore molto velenoso nascosto sotto un velo sabbioso. Quando un altro pesce bentonico o più piccoli pesci nuotano ignari vicino alla testa, costui schizza fuori dalla sua tana, inghiotte la preda in un lampo e sparisce sotto la sabbia. Oltre ad essere velenoso è anche in grado di produrre una carica elettrica che paralizza la preda.

Il medesimo punto in cui ci si è immersi di giorno durante la notte cambia completamente le proprie caratteristiche. Altri animali escono allo scoperto per cibarsi. E sono di forme e colori diversi, hanno comportamenti diversi perché si adattano ad un ambiente privo di luce, forse più ostile.
Il muck dive rimane in ogni modo un modo per conoscere più intimamente i fondali marini anche in quelle aree che spesso sono sottostimate perché non hanno abitanti eclatanti, grandi, veloci, pelagici. Queste immersioni possono stupire per quanto si può scoprire e osservare, piccoli animali che comunque sono riusciti grazie alle capacità evolutive a rimanere vivi in un ambiente che di sicuro non la settima meraviglia marina.