GreenFins è un’organizzazione su base volontaria che si occupa di far comprendere ai sub che il mare o gli oceani e soprattutto i fondali vanno in qualche modo protetti da inutili vandalismi che vanno dal gettare la solita bottiglia di plastica o al lasciare su una spiaggia i propri rifiuti. Hanno cominciato in sordina e si stanno rapidamente sviluppando anche al di fuori delle aree dove l’organizzazione è nata quasi spontaneamente: il sud est asiatico. Giovani e meno giovani hanno compreso a differenza di molti Governi che mantenere il mare, fonte di forte economia turistica, è positivo non solo per le economie locali ma per il proprio futuro. La storia oramai è nota, ne siamo bombardati, ma nelle regioni del sud est asiatico si deve combattere ancora con realtà fatte di piccoli villaggi dove la realtà del mondo attuale fa fatica ad essere appresa. Attualmente oltre ai Paesi orientali come Vietnam, Thailandia, Malesia, Indonesia, Singapore si sono aggiunte anche le agenzie che operano in quelle acque imbarcazioni da crociera, le Maldive, Palau e gli stati caraibici della Repubblica Dominicana e Antigua e Barbuda.
Scorrendo rapidamente la loro attività dello scorso anno si nota come gli impegni siano stati molteplici: Cominciano con al presenza al BOOT Show di Dusseldorf in Germania per proseguire con accordi con la Reef World Foundation alle Maldive. Poi li troviamo a Negros Oriental, Filippine, nei Caraibi, poi in estate a Bali, nuovamente nelle Filippine e così via. Come operano? Spiegano con personale specializzato in materia ai sub che sono in vacanza in quelle parti del mondo come ci si dovrebbe comportare nei confronti del mare. Argomenti apparentemente semplici ma duri da essere applicati. A furia di insistere e proporre anche qualche governate si è accorto di loro ed ha cominciato a seguirli. Maggiore attenzione la stanno avendo dai resort e dai centri immersioni che traggono la loro economia dal turismo subacqueo e pian piano stanno coinvolgendo un po’ tutti.